Badante Notturna Roma

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Badante Notturna Roma

Un lavoro che è molto richiesto e che attualmente sta avendo una grande quantità di richieste, ma al contempo una scarsità di professionisti, è la Badante Notturna Roma.

Nel 2021, la richiesta di una Badante Notturna Roma è molto aumentata per vari motivi. Nel 2020, a causa dell’impossibilità di muoversi e di spostarsi liberamente per via del Covid-19, tanti anziani sono stati lasciati da soli, non avendo più la possibilità di parlare con qualcuno, e la loro quotidianità era scandita esclusivamente dal lavoro e dal sostegno della Protezione Civile.

Milioni di persone, specialmente familiari, figli e nipoti, hanno avuto un serio problema nel gestire queste situazioni. Tante sono state le preoccupazioni perché i propri anziani erano rimasti, anche completamente, chiusi in casa, non avendo la possibilità di muoversi e di avere un “input” per cambiare la quotidianità della loro giornata.

Una delle poche soluzioni che sono state trovate è stata quella di avere la possibilità di rivolgersi a dei professionisti, cioè a dei badanti notturni che, per lavoro, erano in grado di spostarsi.

Ciò ha fatto molto riflettere e, considerando l’attuale realtà, cioè che ancora oggi si combatte con il Coronavirus, e che i lockdown sono dei metodi di sicurezza da far scattare immediatamente, in base alla quantità dei soggetti o al corso dei contagi, in tanti si stanno premunendo con la ricerca di professionisti di fiducia che siano in grado di garantire un ottimo sostegno alle persone fragili.

Facendo un rapido confronto con le richieste e le necessità del 2019 con quelle attuali, c’è un vero e proprio cambiamento di “mentalità” verso la Badante Notturna Roma. In che senso? Spieghiamo cos’è successo. Nel 2019, questa professionista veniva contattata solo quando c’erano delle persone che erano:

• Allettate
• Degenza a casa dopo operazioni o per altri problemi di salute
• Persone con handicap totali
• Controlli di parametri vitali in notturna
• Soggetti in ospedali
• Persone anziane che dovevano seguire una terapia con assunzione di farmaci specifici anche in fase notturna
• Soggetti in fase terminale di una malattia

Ovviamente sono tutte problematiche molto serie che spesse volte si associavano alla richiesta di un infermiere H24. Un’assistenza che non risultava utile solo per l’assistito, ma era necessaria anche per la famiglia. Non si può vegliare una persona tutta la notte e poi essere lucidi durante il giorno, magari con il problema di spostarsi per andare al lavorare o per altri impegni.

Nel 2021, durante la fase di post pandemia (almeno questo è il termine con cui è stato ribattezzato il periodo successivo al picco del Covid), tante persone hanno deciso di assumere un professionista in notturna per assistere gli anziani che avevano sviluppato delle paure psicologiche di isolamento, di insonnia da solitudine o di panico notturno.

Non solo, ci sono anche i soggetti che sono stati contagiati dal Covid e che attualmente stanno vivendo ancora gli effetti del cosiddetto “post long Covid”. La cosa assurda è che non se ne parla abbastanza, ma i soggetti che stanno accusando questa situazione sono a conoscenza della serietà e dei malesseri che esso ha scatenato. Tra questi fastidi a lungo termine, presenti specialmente nelle persone anziane, troviamo:

• Apnee notturne
• Insonnia da respirazione alterata
• Stati di tachicardia fuori controllo
• Disorientamento notturno
• Attacchi di panico

Chiunque abbia assistito a una di queste situazioni sa che una persona anziana lasciata da sola di notte, porta ad avere una serissima preoccupazione. Dunque è per questo che c’è un forte aumento di richieste per avere un’assistenza mirata.

I compiti che una Badante Notturna Roma deve svolgere sono vari e vengono decisi e concordati in fase di stipula del contratto. Ad ogni modo diamo una “infarinatura”, ma è sempre bene rivolgersi a dei professionisti oppure parlare con un’agenzia di assistenza domiciliare.

Doveri di una Badante Notturna Roma

Ma di cosa si occupa quindi una Badante Notturna Roma? A volte ci si fa questa domanda nel momento in cui si è in presenza di un soggetto autosufficiente che, in fine dei conti, non presenta gravi problemi e ha un sonno tranquillo: allora forse può nascere qualche piccolo dubbio. Tuttavia, se vi state interessando a questo professionista, in realtà è perché volete avere una persona di cui fidarvi e che possa garantire un controllo o un soccorso di prima emergenza per il proprio assistito.

Nei doveri che deve compiere questo professionista, uomo o donna che sia, troviamo la veglia di notte per il proprio assistito. Non diciamo che debba rimanere in piedi e guardare il cliente che dorme, sarebbe una scena da film horror, ma di certo deve avere un facile accesso al suo controllo.

Le situazioni variano da quelle persone che vivono in casa e da quelle che prestano servizio presso un reparto ospedaliero.

Per le persone che devono assistere un soggetto allettato e che ha delle particolari necessità durante la notte, come seguire una terapia o controllare lo stato di salute e i parametri vitali, è necessario che vadano a controllare, ogni “tot” ore, se il proprio assistito dorme tranquillo. Potrebbe essere utile avere un cercapersone o un dispositivo che avvisi il badante in caso di risvegli del sonno oppure di sbalzi dei parametri vitali.

Di solito sono presenti nella stanza o appena fuori da essa, ma in questo caso si dovrà tenere la porta della camera dell’assistito sempre aperta, consentendo comunque una minima privacy a quest’ultimo.

In caso di situazione ospedaliera è possibile mantenere una Badante Notturna Roma affianco al letto del proprio assistito, su una sedia, pronta a sostenere i bisogni del proprio cliente. Situazione non certo comoda, ma che solleva gli infermieri da qualsiasi tipologia, bisogno o necessità del paziente.

Ovviamente è necessario valutare insieme all’ospedale se ciò è possibile, ma di solito si tratta di una circostanza molto vantaggiosa per il paziente perché in questo modo ottiene un valido sostegno indipendentemente dall’ospedale.

Poi ci sono situazioni che prevedono una degenza post-operatoria in casa, per una malattia terminale o per particolari terapie da seguire. In questo caso sarà sempre una badante a potersene occupare, riuscendo a soddisfare tutte le necessità del proprio assistito.

Le situazioni dunque sono varie, ma alla fine è fondamentale pensare che è sempre preferibile avere un professionista che sia in grado (grazie ai corsi di aggiornamento e alle richieste obbligatorie per legge) di esercitare un eventuale primo pronto intervento.

Costo dei badanti notturni

Parliamo di costi perché una Badante Notturna Roma non viene pagata come quella per il giorno. Le ore occupate per il lavoro riguardano una fascia oraria che di viene descritta dalla legge come “ore di riposo o straordinarie”. Praticamente le ore in notturna che iniziano dalle 22 fino alle 8 del mattino sono considerate al pari delle ore festive: dunque è facile intuire perché queste vengono pagate come ore straordinarie. Il costo di una Badante Notturna Roma è di circa 7 euro l’ora. Dunque se si richiede un’assistenza di 8 ore si parla di un costo di 60 euro a notte, mentre se si ha bisogno di 10 ore la cifra aumenta perché si calcolano le 8 ore più le 2 consecutive di straordinario, la spesa quindi si aggira sulle 90 euro.

C’è poi un’altra variante che aumenta i costi, vale a dire quella di un supporto per pronto intervento (ad esempio se si ha bisogno di una badante per una sola notte): in questi casi il contratto viene stipulato in regime di pronto intervento e perciò si dovranno pagare pagare 30 euro in più rispetto alla cifra pattuita.

Diciamo che i contratti devono avere almeno una consecutività per essere considerati “normali”. Alcuni di questi professionisti richiedono una stipula di almeno 6 notti di contratto, altri per alcuni giorni, e poi ci sono quelli che richiedono almeno un intero mese.

Il motivo di questa differenza consiste anche nella grande richiesta di persone che devono venire assistite solo qualche settimana per un supporto in post degenza operatoria. Ovviamente potrete sempre mettervi d’accordo con un’agenzia o con un libero professionista, ma bisogna prestare sempre attenzione alla chiarezza durante la stipula dei contratti.

Differenza di assistenza dei badanti

Come mai sugli annunci che parlano di badanti notturni si trova spesso la “trascrizione” di assistenza notturna e presenza notturna? C’è differenza?

Si definisce assistenza notturna quella in cui la badante è costretto a rimanere sveglio per tutta la notte per aiutare la persona da assistere, sia che abbia bisogno che non ne abbia. Di solito l’orario di lavoro temporale va dalle 20 alle 8,ma naturalmente è necessario che non si vadano a superare le 10 ore per consentire al lavoratore di restare vigile.

Qui si offre un professionista in grado di assistere il paziente con cure continuative. I casi limite che abbiamo già elencato sono quelli che riguardano espressamente terapie e il controllo dei parametri vitali, eventuali iniezioni di farmaci sotto prescrizione medica, supporto morale in caso di agitazione o problemi psicologici.

Al contrario, quando si parla di presenza notturna, si tratta di un lavoro dove c’è bisogno che il lavoratore resti sveglio tutta la notte. Infatti il professionista durante questo lasso di tempo andrà a verificare che il suo assistito dorma, aiutandolo per eventuali bisogni personali o a essere svegliato per assumere farmaci per una terapia.

L’arco temporale che viene stabilito da questo contratto prevede di norma un orario dalle 21 alle 8: in questo caso non c’è obbligo di rispettare 8 ore di lavoro continuato perché il lavoratore ha la possibilità di dormire, ma ha sempre il dovere di svegliarsi per svolgere il proprio dovere da contratto.

Contratti convenienti che consentono di ottenere costi equi

Quando si inizia ad avere bisogno di una badante, ci si scontra con tanti contratti e competenze diverse, ma anche con dei costi particolarmente alti o che non sono possibili da sostenere.

Spesso ci si chiede: perché affidarsi a dei badanti notturni quando è possibile avere dei badanti conviventi? Ecco qui troviamo un primo errore nella comprensione dei doveri e di quali sono le ore in cui questi possono rimanere svegli.

Il badante convivente non è una persona che lavora H24 e che resta sempre sveglia di giorno e di notte. Di notte ha il diritto di dormire come tutti gli altri e potrà offrire eventualmente dei controlli in notturna per un massimo di 2 notti al mese. Infatti il suo è un lavoro che consente di avere una persona presente in casa per un primo intervento, ma non è un suo compito diretto quello di dover offrire un’assistenza o una presenza notturna fissa.

Tra l’altro c’è da dire che è necessario pensare alle competenze che questo possiede. Infatti i badanti in notturna sono in grado di sostenere pienamente le eventuali necessità mediche o infermieristiche richieste e ciò aiuta molto il soggetto fragile.

Il consiglio è quello di avere sempre un professionista che sia in grado di esaudire determinate richieste e affrontare le necessità o i problemi che gli si palesano di fronte. Per controllare i costi potete avere un professionista di notte e durante il giorno occuparvi direttamente della persona fragile oppure avere a che fare con un soggetto assunto in part time.

Diversità delle ore e dei costi di un badante convivente e non convivente

Continuando il discorso del badante convivente e non convivente, andiamo a valutare quella situazione che riguarda espressamente il problema della presenza notturna. Di solito è necessario fare molta attenzione ai doveri che si vogliono affidare a questo professionista.

Tra l’altro, quando si parla di un badante convivente che decide di sua volontà di offrire una presenza notturna, senza responsabilità diretta, il suo tariffario resta invariato, cioè rimane sempre il contratto di 54 ore settimanali con una spesa minima che va dalle 650 euro fino a 980 euro.

Tuttavia, se parliamo invece di un soggetto che non è convivente, allora eventuali costi per interventi in notturna diventano più costosi rispetto alla fascia oraria che interessa invece il professionista diurno. Si dovranno pagare anche la trasferta o le spese di viaggio effettuate. Quindi è bene valutare tutte le possibilità offerte dai contratti e capire quanto potrebbe convenire uno rispetto a un altro. Ad ogni modo, una consulenza con dei professionisti del settore, come ad esempio le agenzie domiciliari, consentirà di fare chiarezza e di trovare la soluzione migliore per le proprie necessità, con dei costi che risultino adeguati e non eccessivi.

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